Fibre naturali
Perché sceglierle per i propri abiti

News & Curiosità 30 gen 2020

Il mondo della moda, ad oggi, è invaso da capi in tessuti sintetici, soprattutto nell’ambito della fast fashion: la moda di largo consumo, dalle produzioni smisurate e dai costi bassissimi raramente o mai propone capi realizzati in fibre naturali.

Invece vestirsi in fibre naturali è importantissimo per tanti motivi, non ultimo la salute: la pelle è la barriera che separa il nostro organismo dal mondo esterno ed è considerato l’organo più esteso del nostro corpo. I vestiti sono proprio a contatto con questo organo e devono quindi rispettarlo, accordarsi alle sue funzioni e non ostacolarle.
Solo le fibre naturali garantiscono questo contatto rispettoso con la pelle.

Le fibre sintetiche hanno un utilizzo molto ampio perché hanno il vantaggio di essere resistenti e poco costose. Ma non sono né rispettose né tantomeno affini alla pelle. Inoltre, i trattamenti chimici ai quali questi tessuti sono sottoposti durante le lavorazioni sono estremamente aggressivi e inevitabilmente la nostra pelle vi entra in contatto.
L’impatto che le fibre sintetiche hanno sulla nostra è di varia entità e va dalla semplice sudorazione incontrollata con conseguente formazione di odori sgradevoli – provato mai ad indossare una maglietta sintetica in estate? – a vere e proprie patologie, come, ad esempio, le dermatiti.

Alla luce di tutto questo, perché non scegliere sempre le fibre naturali?
Le fibre naturali hanno anche un impatto ambientale minore, incentivano le produzioni e l’economia italiane e, a fronte di costi più elevati, garantiscono però una qualità e una durata nel tempo elevate.
Ormai è solo questione di mentalità: il rapporto fra i vantaggi delle fibre naturali e gli svantaggi delle fibre sintetiche dovrebbe farci scegliere ad occhi chiusi!

Ecco una breve descrizione delle fibre naturali, dei loro pregi e vantaggi.

Il cotone fa respirare la pelle; favorisce la traspirazione aiutando attivamente l’organismo nel processo di termoregolazione: non a caso è il tessuto ideale della stagione calda e per le attività sportive.
Con i tessuti sintetici non accade niente di tutto questo: niente regolazione termica, niente traspirazione.

cotone

La lana ha un potere termoregolante anche maggiore rispetto al cotone ed ha una dote eccezionale: è in grado di trattenere l’umidità per un terzo del suo peso senza neanche farla percepire al tatto. È per questo un toccasana per i reumatismi ma anche per dolori da varia natura: mal di testa, di denti, d’orecchie, cervicali e dolori muscolari. Quindi oltre all’abbigliamento è quasi un rimedio di medicina naturale.

lana

La seta è in grado di difendere il corpo dalle cariche elettromagnetiche ed elettrostatiche positive in eccesso, che l’organismo non è in grado di smaltire e che danno origine a stress e alterazioni del sistema nervoso. L’esatto contrario avviene con i tessuti sintetici che invece favoriscono l’accumulo di carica elettrostatica positiva.

seta

Il bambù dà una fibra lunga e resistente, ideale per qualsiasi tipo di produzione. La sua coltivazione è considerata fra le più sostenibili e ad impatto ambientale zero.

bambù

La canapa anche dà una fibra versatilissima, utile non solo per l’abbigliamento. A contatto con la pelle, i tessuti di canapa attuano un micromassaggio che stimola il microcircolo.

canapa

Il lino, allo stesso modo della canapa, massaggia la pelle e, per le sue caratteristiche di freschezza e traspirabilità, è il tessuto estivo per eccellenza.

lino

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